Vivere meglio grazie al legno

08 Dicembre 2022 | Notizie

Vivere meglio grazie al legno

Sarebbe veramente vantaggioso dare la priorità all'uso del legno per gli arredi, gli spazi abitativi e la nostra camera da letto: è quanto emerge dai risultati di 170 ricerche e studi scientifici condotti di recente sugli effetti del legno. Questo materiale riduce i livelli di cortisolo (ormone dello stress), aumenta gli indicatori di benessere e allunga persino il periodo di sonno profondo.

Bois

Gli effetti del legno su comfort, benessere e salute sono molteplici. Lo ha evidenziato il progetto IMPACTs*, realizzato su richiesta dell’industria del legno da Florence Aviat, Dottoressa in Biologia, esperta di “Legno e Salute”, e da Claire Leloy, Consulente specializzata nello sviluppo di soluzioni in legno e materiali a base biologica. Un’iniziativa che ha riunito le conoscenze disponibili a livello internazionale sull’argomento (ricerche scientifiche, studi e test, lavori di ingegneria ed esperienze sul campo) per confrontare i risultati e comprendere meglio gli effetti di questo materiale sostenibile sull’uomo.


Gli effetti del legno analizzati scientificamente

Sono stati analizzati 170 studi. I risultati hanno dimostrato i molteplici effetti benefici per chi vive in un ambiente realizzato in legno. È stato rilevato un aumento di vari indicatori di benessere - sonno profondo aumentato di 14 minuti a notte, diminuzione della sensazione del dolore, guarigione più rapida, riducendo il tempo di degenza ospedaliera, un maggior benessere sociale e un aumento del livello di concentrazione e della produttività.

Giappone: legno di cedro antistress

Se il legno gode di una buona reputazione ed è così tanto apprezzato, sembra essere soprattutto grazie al suo odore e alle sue molecole, in grado di volatilizzarsi ed essere inalate. Mentre negli ultimi 20 anni alcuni composti organici volatili (COV) sono stati spesso identificati e additati quali fonte di inquinamento nelle abitazioni, è stato appurato che i fitoncidi (nome attribuito ad alcuni composti organici volatili potenzialmente benefici che gli alberi e le piante rilasciano nell’aria) possono produrre effetti positivi sulla nostra salute. “Uno studio condotto in Giappone sul cedro Hinoki ha dimostrato che un pannello di legno di questa essenza emana molecole analgesiche che, se inalate, aiutano a prevenire lo stress e a ridurre la stanchezza. Altri studi condotti nel Paese del Sol Levante hanno evidenziato che le persone che praticano lo Shinrin-Yoku (bagno di foresta) riscontrano una riduzione dell’ormone dello stress e un miglioramento del sistema immunitario”, spiega la biologa Florence Aviat.

Austria: faggio e abete per dormire meglio

La biologa continua spiegando gli effetti del legno rilevati in un periodo di dodici mesi da un istituto di ricerca austriaco che ha analizzato l’ambiente di due aule ospitanti una trentina di studenti ciascuna. “La prima è stata allestita con soffitti in abete, pannelli divisori in abete rosso e arredi in faggio, mentre la seconda con pareti bianche, banchi in truciolato o laminato e pavimento in PVC. I sessanta alunni sono stati monitorati giorno e notte, due volte al mese. Quelli della prima aula hanno beneficiato di un recupero più efficace, di una migliore qualità del sonno e di un aumento della concentrazione e della produttività”, spiega Florence Aviat. Preso atto di questi primi risultati scientifici, resta ora da identificare le specie arboree che emettono composti benefici per la nostra salute. “L’abete rosso utilizzato per realizzare i letti Elite è già noto nel settore agroalimentare per le sue proprietà antibatteriche”, spiega la biologa.

lit-cervin Lit CERVIN
picto-atelier-ornament

Il legno, divoratore di batteri

“Ma non esistono solo i COV (Composti organici volatili)!”, afferma Claire Leloy. “La straordinarietà del legno risiede anche nel suo metabolismo: è infatti in grado di divorare letteralmente batteri molto resistenti, mentre altri materiali, anche se lavati e disinfettati, difficilmente riescono a liberarsene!” Un albero è infatti costituito da fibre e pori che, a contatto con l’umidità, assorbono l’acqua e la rilasciano mentre si asciugano. Grazie a questo processo, che si rinnova continuamente, il legno cattura i batteri presenti sulla sua superficie, li porta in profondità e li priva delle sostanze nutritive e dell’ossigeno essenziali per la loro sopravvivenza; questo fenomeno si verifica anche una volta che l’albero viene abbattuto. “Il legno dopotutto resta un materiale vivo, anche quando viene lavorato: questa è una delle sue straordinarie qualità”, aggiunge la biologa Florence Aviat.

Il legno, alleato degli ospedali

A questo si aggiungono le proprietà delle molecole antibatteriche presenti in alcune essenze, già impiegate nel settore agroalimentare. Il legno è quindi in grado di inibire o bloccare la proliferazione di alcuni microrganismi, come quelli responsabili delle malattie nosocomiali (infezioni contratte durante un ricovero ospedaliero e che tanto preoccupano il personale delle strutture sanitarie). “Nell’ambito di un progetto di ricerca che sto conducendo in collaborazione con il Centro Ospedaliero Universitario di Angers e con l’École Supérieure du Bois di Nantes abbiamo recentemente dimostrato che con alcuni tipi di legno, è possibile inibire il moltiplicarsi di questi batteri in misura maggiore rispetto agli stessi antibiotici”, sottolinea Florence Aviat, non nascondendo un certo entusiasmo. Ora stiamo cercando di capire come queste proprietà antimicrobiche del legno si mantengano a lungo termine.

bois-travaille-main

Oggettivare e dimostrare gli effetti benefici

“Tutti noi abbiamo una sorta di rapporto arcaico con il legno. Ci riscalda e ci protegge sin dalla notte dei tempi. Ne riconosciamo la bellezza e le qualità; il contatto con questo materiale ci fa stare bene. È diventato un tema ricorrente, a tal punto che si è reso necessario oggettivarlo”, spiega Claire Leloy. Alcuni studi (condotti in Giappone e in Francia con la FCBA) hanno misurato e dimostrato scientificamente che il nostro organismo trae benefici quando si trova a contatto con il legno. Le proprietà termiche di questo materiale, totalmente diverse rispetto ad esempio a quelle della plastica o del metallo, generano effetti che vengono percepiti direttamente dal corpo. Lo stesso avviene per i suoni emessi in un ambiente in legno. “Anche gli effetti visivi e le percezioni dello spazio sono stati documentati e misurati”, precisa Claire Leloy. Le costruzioni in legno consentono spesso agli occupanti di disporre di volumi più ampi e più aperti verso l’esterno, con un maggior comfort e benessere. Sono tutte strade promettenti per le abitazioni di domani.

"Tutti noi abbiamo una sorta di rapporto arcaico con il legno. Ci riscalda e ci protegge sin dalla notte dei tempi. Ne riconosciamo la bellezza e le qualità; il contatto con questo materiale ci fa stare bene. È diventato un tema ricorrente, a tal punto che si è reso necessario oggettivarlo."
— Claire Leloy, Direttrice della società MEDDLE

 

Chi sono ?

Florence Aviat, fondatrice e CEO di YouR ResearcH, Dottoressa in Biologia, Esperta di “Legno e Salute”, esperta della Commissione europea per gli imballaggi in legno e i Materiali a contatto con gli alimenti.

Claire Leloy, Direttrice della società MEDDLE, accompagna i protagonisti delle città di domani, rese più resilienti, più responsabili, più confortevoli grazie al legno, ai materiali a base biologica e con gli esseri umani al centro del progetto.

 

*Il progetto IMPACTs è stato finanziato dal CODIFAB, Comitato Professionale per lo Sviluppo delle Industrie Francesi del Mobile e del Legno, ed è sostenuto da tutte le organizzazioni professionali del settore dell’edilizia e degli arredi in legno.

Articoli simili
12 Aprile 2024
Un sonno sano per una vita sana

Il 18 marzo, al 13 della Theaterplatz di Berna la boutique Elite Gallery ha accolto un relatore di alto profilo, il Dr. Björn Rasch, esperto in biopsicologia cognitiva e metodologie dell’Università di Friburgo (Svizzera). I risultati delle sue ultime ricerche donano speranza agli insonni. Ecco la sintesi di una serata appassionante.

15 Marzo 2024
GIORNATA INTERNAZIONALE DEL SONNO 2024 Il sonno è assolutamente vitale, eppure gode di cattiva stampa. La Giornata mondiale del sonno ci ricorda che di fronte al sonno non siamo tutti uguali. Stress, superlavoro e ansia possono provocare disturbi del sonno più o meno intensi. Un letto di qualità, realizzato con materiali termoregolatori, aiuta ad attenuare i disturbi notturni e permette di dormire più comodamente.
30 Novembre 2023
Storia del letto attraverso le epoche

Oggetto di prestigio, luogo di ostentazione ma anche di potere, invito a lasciarsi andare e a sognare: ecco alcune delle immagini che il letto, frutto della creatività tanto collettiva quanto individuale, può evocare. Scopriamone la storia in 4 tappe fondamentali.